Scarichi Industriali

Con delibera n. 665/2017/R/IDR l’Autorità Nazionale di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha proceduto all’approvazione del “Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici” (TICSI).
Detto provvedimento reca le disposizioni aventi ad oggetto i criteri per la definizione dell'articolazione tariffaria applicata agli utenti del servizio idrico integrato, che gli Enti di governo dell'ambito, o gli altri soggetti competenti, sono chiamati a seguire per il riordino della struttura dei corrispettivi per gli utenti finali e che trova applicazione a partire dal 1 gennaio 2018.
In particolare il TITOLO IV del TICSI ha introdotto una nuova metodologia per il calcolo della “tariffa di collettamento e depurazione dei reflui industriali autorizzati allo scarico in pubblica fognatura” che prevede l’applicazione di tariffe coerenti con il principio “Chi inquina paga”, in conformità con le vigenti disposizioni nazionali e direttive europee. L’algoritmo di calcolo previsto dal TICSI richiede la conoscenza dei carichi inquinanti che vengono prodotti dalle Aziende autorizzate allo scarico in fognatura e che concorrono alla determinazione dei costi di gestione del Servizio di Depurazione gestito da ASET SpA, ai fini di una corretta applicazione delle tariffe di depurazione da applicare.
ASET esegue periodicamente la campagna di prelievi e analisi chimiche dei reflui industriali prodotti dalle aziende attualmente allacciate al sistema fognario depurativo aziendale ai fini della caratterizzazione qualitativa degli scarichi richiesta dalla metodologia tariffaria in essere. I risultati degli accertamenti analitici vengono pertanto utilizzati per la determinazione dei valori dei parametri inquinanti rappresentativi delle caratteristiche qualitative medie dei reflui scaricati. Detti valori vengono considerati per il calcolo dei parametri di costo unitari (€/mc) da applicare in tariffa per il calcolo della componente variabile del costo QV (art.17, 18, 19 del TICSI).
La misura del volume scaricato ed il numero delle analisi effettuate vengono considerate per il calcolo della componente di costo QF che rappresenta la quota fissa da quantificare sulla base dei costi di gestione contrattuale, dei costi di misura dei volumi scaricati e dei costi connessi alle verifiche di qualità dei reflui (art.16 e art. 28 del TICSI).
La misura del volume scaricato e i parametri qualitativi previsti dalle autorizzazioni allo scarico vigenti vengono considerati per il calcolo della componente di costo QC (Quota fissa Capacità) prevista dal metodo tariffario vigente e correlata ai costi fissi che il Gestore del servizio depurazione deve sostenere per effetto della maggiore “potenza depurativa impegnata” in conseguenza del trattamento degli scarichi industriali (art.20 del TICSI).
Si evidenzia che la metodologia tariffaria vigente, non prevedendo più, come nel passato, l’applicazione di costi di depurazione fissi pari a quelli applicati agli utenti domestici, ma modulando le tariffe in funzione dei carichi inquinanti effettivamente immessi in pubblica fognatura, potrà portare ad una riduzione tariffaria per le aziende in grado di garantire il rispetto dei limiti di emissione sanciti dalle autorizzazioni allo scarico vigenti e ad incrementi per gli scarichi caratterizzati da concentrazioni inquinanti più elevate.
La modulistica e tutte le informazioni per la Domanda di Autorizzazione allo scarico di acque reflue in pubblica fognatura provenienti da Attività Produttive sono rintracciabili in questa pagina del sito.