Bonus Sociale Nazionale TARI

A seguito dell’adozione del D.P.C.M. n. 24/2025 e della Deliberazione ARERA n.133/2025/R/RIF, gli utenti domestici (nuclei familiari) del servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani che si trovano in condizioni di effettivo e documentato disagio economico, con riferimento ad un’unica fornitura di servizio nella titolarità di uno dei componenti del nucleo familiare, potranno beneficiare delle agevolazioni tariffarie previste dall’articolo 57-bis, co. 2, del D.L. n. 124/2019, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 157/2019.

Infatti con la Delibera 355/2025/R/rif l’Autorità ha definito le modalità operative necessarie per consentire l’erogazione automatica del bonus sociale rifiuti, che si aggiunge a quelli già esistenti relativi a energia elettrica, gas e acqua, a ulteriore sostegno della spesa per i servizi essenziali delle fasce più bisognose della popolazione.

Il bonus, che consiste in una riduzione del 25 per cento della tassa sui rifiuti (TARI) dovuta dal cittadino, verrà riconosciuto automaticamente (senza che l’utente ne debba fare esplicita richiesta) a tutti i nuclei familiari che hanno presentato all’INPS una DSU (dichiarazione sostitutiva unica) e ottenuto un livello di attestazione ISEE sotto la soglia prefissata di 9.530 euro (estesa a 20.000 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico).

Tali valori soglia vengono aggiornati con cadenza triennale dall'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA).

Ai fini della copertura degli oneri derivanti dall’erogazione della stessa agli utenti beneficiari, ARERA ha istituito la componente perequativa UR3,a applicata alla generalità dell’utenza, domestica e non domestica, che alimenta un conto gestito dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), secondo gli indirizzi della medesima Autorità (Deliberazione ARERA n.176/2025/R/RIF).

Grazie anche alla continua e proficua collaborazione con tutti i soggetti interessati (INPS, Acquirente Unico, SII, ANCI SGATE e CSEA), il provvedimento citato individua e regola i flussi di dati che consentono l’identificazione degli aventi diritto e la corresponsione automatica del beneficio con decorrenza a partire dai primi mesi del 2026.

Tali flussi, contenendo dati sensibili, sono stati definiti nel rispetto del GDPR, e secondo quanto previsto dalla normativa, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali, che con la sua stretta e sollecita collaborazione istituzionale ha consentito l’emanazione del provvedimento in tempi utili per la predisposizione degli interventi operativi necessari per consentire l’erogazione a inizio 2026.

Il provvedimento definisce altresì gli obblighi informativi di tutti i soggetti coinvolti nel processo di erogazione anche ai fini del monitoraggio delle somme erogate.

La delibera è pubblicata sul sito Arera.